Negli ultimi anni, la fatturazione elettronica ha assunto un ruolo sempre più centrale nel panorama fiscale italiano, diventando un elemento chiave per la digitalizzazione dei processi amministrativi. Tuttavia, per i professionisti del settore sanitario, inclusi i dentisti, la questione dell'obbligo di fatturazione elettronica ha subito diverse proroghe e modifiche, generando incertezze e la necessità di un costante aggiornamento. Questo articolo si propone di fare chiarezza sullo stato attuale della normativa, analizzando gli obblighi, le proroghe, le possibili evoluzioni future e fornendo consigli pratici per affrontare al meglio questo cambiamento.
La fattura elettronica è un documento fiscale digitale che sostituisce la tradizionale fattura cartacea. A differenza di quest'ultima, la fattura elettronica deve essere creata in un formato standard, denominato XML (Extensible Markup Language), un linguaggio informatico progettato per essere facilmente leggibile sia dai sistemi informatici che dall'Agenzia delle Entrate. Questo formato garantisce l'integrità dei dati e ne facilita la trasmissione e l'archiviazione.
Attualmente, vige un divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie rese a persone fisiche, inclusi i dentisti. Questo divieto è stato prorogato più volte nel corso degli anni, con l'obiettivo principale di tutelare la privacy dei pazienti, evitando la trasmissione di dati sensibili attraverso il Sistema di Interscambio (SdI).
L'ultima proroga, introdotta con il Decreto Milleproroghe (Dl 215 del 30 dicembre 2023), ha esteso il divieto fino al 31 dicembre 2025. Ciò significa che, salvo ulteriori modifiche legislative, i dentisti che effettuano prestazioni direttamente a pazienti privati non sono tenuti a emettere fattura elettronica fino al 1° gennaio 2026.
È importante sottolineare che l'esenzione dall'obbligo di fatturazione elettronica non si applica a tutte le situazioni. In particolare:
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Nonostante il divieto di emettere fattura elettronica per le prestazioni sanitarie rese a persone fisiche, i dentisti sono comunque tenuti a trasmettere i dati relativi a tali prestazioni al Sistema Tessera Sanitaria (STS). Questo adempimento è necessario per consentire l'elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata e per la richiesta di detrazioni fiscali da parte dei pazienti.
L'invio dei dati al STS deve essere effettuato semestralmente, tramite un singolo documento o più documenti raggruppati, direttamente dal professionista o tramite un intermediario abilitato. È fondamentale che i dati trasmessi siano completi e corretti, ma senza includere una descrizione dettagliata della prestazione o le informazioni anagrafiche del cliente, in conformità con le indicazioni del Garante per la Privacy.
La continua evoluzione della normativa sulla fatturazione elettronica rende difficile prevedere con certezza quali saranno gli sviluppi futuri. Tuttavia, è possibile delineare alcuni scenari plausibili:
Eliminazione del Divieto: Il governo potrebbe decidere di non prorogare ulteriormente il divieto di fatturazione elettronica, rendendo obbligatoria l'emissione di fatture elettroniche per tutte le prestazioni sanitarie a partire dal 1° gennaio 2026. In questo caso, l'Agenzia delle Entrate dovrebbe adeguare il Sistema di Interscambio (SdI) per garantire il rispetto della privacy dei pazienti, probabilmente limitando i dati trasmessi alle sole informazioni fiscali.
Ulteriore Proroga: Il divieto potrebbe essere prorogato ancora una volta, magari per un periodo limitato (come avvenuto in passato) o fino a una data successiva. Questa opzione potrebbe essere motivata dalla necessità di ulteriori approfondimenti tecnici o dalla volontà di valutare l'impatto della fatturazione elettronica sulla privacy dei pazienti.
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Fatturazione Elettronica Facoltativa: Potrebbe essere introdotta una fase transitoria in cui i dentisti avrebbero la facoltà di emettere fattura elettronica anche per le prestazioni sanitarie rese a persone fisiche, in attesa di un eventuale obbligo futuro.
Indipendentemente dallo scenario che si verificherà, è consigliabile che i dentisti si preparino per l'introduzione della fatturazione elettronica. Ecco alcuni suggerimenti utili:
Anche se l'introduzione della fatturazione elettronica può sembrare un onere aggiuntivo, è importante considerare i numerosi vantaggi che essa può offrire:
Esistono diversi software che possono aiutare i dentisti a gestire la fatturazione elettronica. Alcuni di questi sono:
Le fatture emesse in esenzione di IVA, che superano l'importo di 77,47 euro, devono essere maggiorate di 2 euro a titolo di imposta di bollo, a carico del paziente. Con il passaggio alla fatturazione elettronica, l'imposta di bollo non sarà più assolta tramite l'apposizione della marca da bollo cartacea, ma in modalità virtuale, con versamento all'Agenzia delle Entrate.
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