Lo smalto dentale è il tessuto più duro del corpo umano e svolge un ruolo fondamentale nella protezione dei denti. In questo articolo, esploreremo la composizione chimica dello smalto, le sue funzioni essenziali e le principali patologie che possono comprometterne l'integrità.
Lo smalto è lo strato esterno che riveste la corona del dente, la parte visibile nella bocca. La sua eccezionale durezza è essenziale per resistere alle forze masticatorie e all'attacco degli acidi prodotti dai batteri presenti nella placca. Per la sua durezza, per tagliarlo, è necessario utilizzare strumenti con granuli di diamante.
Lo smalto dentale è composto principalmente da materiale inorganico, con una piccola percentuale di componenti organici e acqua. La sua composizione chimica può essere riassunta come segue:
Componente Inorganica (96-98%):
Componente Organica (1-2%):
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Acqua (3-4%):
L'idrossiapatite è il componente fondamentale dello smalto dentale. La sua struttura cristallina, composta da ioni calcio, fosfato e idrossido, conferisce allo smalto la sua durezza e resistenza agli acidi. La solubilità dell'idrossiapatite è influenzata dal pH: in ambiente acido, l'idrossiapatite tende a dissolversi, un processo noto come demineralizzazione, che può portare alla formazione di carie.
Il fluoro svolge un ruolo cruciale nella prevenzione della carie. Quando il fluoro è presente nell'ambiente orale, può sostituire gli ioni idrossido nell'idrossiapatite, formando fluorapatite. La fluorapatite è meno solubile in ambiente acido rispetto all'idrossiapatite, rendendo lo smalto più resistente alla demineralizzazione. L'assunzione di fluoro, attraverso l'acqua potabile fluorizzata, il dentifricio fluorato o i trattamenti professionali, è quindi un'efficace strategia per prevenire la carie.
Lo smalto dentale svolge diverse funzioni essenziali per la salute orale:
Diverse patologie possono compromettere l'integrità dello smalto dentale, causando problemi estetici e funzionali. Le principali patologie dello smalto includono:
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La carie è una delle patologie più comuni dello smalto dentale. È causata dall'azione degli acidi prodotti dai batteri presenti nella placca, che demineralizzano lo smalto e creano cavità. La carie può progredire fino a raggiungere la dentina e la polpa dentale, causando dolore e infezioni.
L'ipoplasia dello smalto è un difetto dello sviluppo dello smalto che si verifica durante l'amelogenesi. Può essere causata da fattori genetici, ambientali o nutrizionali. L'ipoplasia si manifesta con uno smalto sottile, irregolare o mancante, rendendo i denti più vulnerabili alla carie e alla sensibilità.
L'amelogenesi imperfetta è una malattia genetica rara che colpisce la formazione dello smalto. Si manifesta con uno smalto sottile, morbido, fragile e di colore anomalo (giallo, marrone o grigio). I denti affetti da amelogenesi imperfetta sono più suscettibili alla carie, all'usura e alla sensibilità.
La fluorosi dentale è un difetto dello smalto causato dall'eccessiva esposizione al fluoro durante l'amelogenesi. Si manifesta con macchie bianche o marroni sullo smalto, che possono variare da lievi a gravi. Nei casi più gravi, lo smalto può essere poroso e fragile.
L'erosione acida è la perdita di smalto causata dall'esposizione agli acidi, non prodotti dai batteri della placca. Le fonti di acidi possono essere alimentari (succhi di frutta, bevande gassate, agrumi), gastriche (reflusso gastroesofageo, vomito) o ambientali (esposizione a vapori acidi). L'erosione acida rende i denti più sottili, sensibili e vulnerabili alla carie.
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L'usura dentale è la perdita di smalto causata da fattori meccanici, come il bruxismo (digrignamento dei denti), lo sfregamento dei denti (attrito) o l'uso di spazzolini da denti troppo duri (abrasione). L'usura dentale rende i denti più corti, smussati e sensibili. Abfraction invece, è una lesione non carioso che si manifesta come una tacca a forma di cuneo alla giunzione smalto-cemento del dente. Si pensa che sia causata da forze eccessive sul dente, come il bruxismo o il serramento dei denti.
Le macchie dentali possono essere causate da diversi fattori, tra cui l'assunzione di alcuni alimenti e bevande (caffè, tè, vino rosso), il fumo di tabacco, l'uso di alcuni farmaci (tetracicline) e la scarsa igiene orale. Le macchie dentali possono essere superficiali o profonde e possono compromettere l'aspetto estetico del sorriso.
Si tratta della formazione di piccole e sferiche deformazioni dello smalto alla base dei denti da latte o di quelli permanenti, accanto alle radici. Possono essere scambiate per tartaro quindi occorre una radiografia per individuarle.
Si tratta un tipo di carie pigmentata che colpisce i denti decidui rendendoli scuri.
La prevenzione è la chiave per mantenere uno smalto dentale sano e prevenire le patologie. Le principali strategie di prevenzione includono:
Il trattamento delle patologie dello smalto dipende dalla gravità e dalla causa del problema. Le opzioni di trattamento possono includere:
Oltre allo smalto, il dente è composto da altri tessuti, ognuno con una struttura e una funzione specifica:
L'individuo adulto normale è dotato di 32 denti, 16 nell'arcata mascellare superiore e 16 in quella inferiore. La formula dentaria è costituita da 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari, 6 molari per arcata. Gli incisivi e i canini consentono la divisione in pezzi dell'alimento o lo strappamento da porzioni grosse; i premolari compiono una prima triturazione che viene completata dai molari in modo che al termine della masticazione il cibo è ridotto in una poltiglia nella quale la saliva dà inizio a una prima azione chimica mediante gli enzimi in essa contenuti. Da queste funzioni deriva la forma particolare degli incisivi con margine tagliente, dei canini con la loro caratteristica punta, dei premolari con due punte, e perciò chiamati bicuspidati, e dei molari con più punte (da 4 a 5), detti anche policuspidati.
La numerazione dei denti secondo il metodo ISO System è un sistema standardizzato per identificare ciascun dente in modo univoco. Questo sistema utilizza due cifre per ogni dente: la prima cifra indica il quadrante (1-4 per l'arcata superiore destra, superiore sinistra, inferiore sinistra e inferiore destra, rispettivamente), mentre la seconda cifra indica il dente all'interno del quadrante (1-8, partendo dall'incisivo centrale e procedendo verso il molare).
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