Codice ATECO per Odontoiatri: Guida Completa per l'Avvio e la Gestione Fiscale

Sei un aspirante dentista pronto a intraprendere la professione? Hai appena conseguito la laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria e stai valutando come avviare la tua attività? Oppure, sei già un professionista affermato che desidera approfondire gli aspetti fiscali e le ultime novità normative del settore? Questo articolo è pensato per te.

Affronteremo in modo esaustivo il tema del Codice ATECO per gli odontoiatri, fornendo una guida chiara e dettagliata per orientarsi tra le normative fiscali, gli adempimenti burocratici e le opportunità offerte dal regime forfettario. Esploreremo anche le recenti modifiche alla classificazione ATECO e le loro implicazioni per la professione odontoiatrica.

Percorso di Studi e Requisiti per Diventare Dentista

Il percorso per diventare dentista in Italia è rigoroso e richiede un impegno significativo. Ecco i passaggi fondamentali:

  1. Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria: Il corso di laurea ha una durata di 6 anni e prevede un test di ammissione a livello nazionale. L'ultimo anno è dedicato al tirocinio obbligatorio, fondamentale per acquisire esperienza pratica.
  2. Esame di Stato: Dopo aver conseguito la laurea, è necessario superare l'Esame di Stato per ottenere l'abilitazione all'esercizio della professione.
  3. Iscrizione all'Albo degli Odontoiatri: L'iscrizione all'Albo è obbligatoria per poter esercitare legalmente la professione di dentista in Italia.

La Scelta del Regime Fiscale: Forfettario o Semplificato?

Una volta ottenuta l'abilitazione, una delle prime decisioni da prendere è la scelta del regime fiscale più adatto alle proprie esigenze. Le opzioni principali sono due:

  • Regime Forfettario: Questo regime può rivelarsi particolarmente vantaggioso per i giovani professionisti e per chi prevede di avere un volume di ricavi contenuto. Offre numerosi vantaggi, tra cui la semplificazione degli adempimenti contabili e fiscali e la possibilità di beneficiare di un'imposta sostitutiva agevolata.
  • Regime Semplificato: Questo regime è più adatto a chi supera i limiti di fatturato previsti per il regime forfettario o a chi preferisce una gestione contabile più tradizionale.

Vantaggi del Regime Forfettario per i Dentisti

Il regime forfettario offre diversi vantaggi per i dentisti, tra cui:

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  • Imposta Sostitutiva Agevolata: L'aliquota dell'imposta sostitutiva è del 15%, ma può essere ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività se si possiedono i requisiti richiesti.
  • Semplificazione degli Adempimenti Contabili: Non è necessario tenere la contabilità ordinaria, ma è sufficiente conservare i documenti relativi ai ricavi e ai costi.
  • Esonero dall'IVA: I contribuenti in regime forfettario non sono tenuti ad applicare l'IVA in fattura e non devono presentare le dichiarazioni IVA.
  • Determinazione Forfettaria del Reddito Imponibile: Il reddito imponibile viene determinato applicando un coefficiente di redditività ai ricavi. Questo coefficiente varia in base al codice ATECO dell'attività svolta.

Codice ATECO Dentista: Qual è quello Corretto?

Il Codice ATECO (Attività Economica) è un codice alfanumerico che identifica l'attività economica svolta da un'impresa o da un libero professionista. La scelta del codice ATECO corretto è fondamentale per l'inquadramento fiscale e previdenziale.

Per i dentisti, il codice ATECO corretto è:

  • 86.23.00 - Attività degli studi odontoiatrici

Questo codice comprende le attività svolte negli studi dentistici, come:

  • Visite odontoiatriche
  • Trattamenti conservativi
  • Chirurgia orale
  • Implantologia
  • Ortodonzia
  • Protesi dentarie
  • Igiene orale

È importante notare che questo codice non ha subito modifiche con l'aggiornamento della classificazione ATECO del 2025.

Apertura della Partita IVA per Dentisti: Passo Dopo Passo

Aprire la Partita IVA è un passo fondamentale per avviare la propria attività di dentista. Ecco i passaggi da seguire:

  1. Scelta del Codice ATECO: Come abbiamo visto, il codice ATECO corretto per i dentisti è 86.23.00.
  2. Compilazione del Modello AA9/12: Questo modello deve essere compilato e presentato all'Agenzia delle Entrate per comunicare l'inizio dell'attività.
  3. Inquadramento come Libero Professionista: I dentisti sono inquadrati come liberi professionisti e non sono tenuti all'iscrizione alla Camera di Commercio.
  4. Iscrizione all'ENPAM: L'iscrizione all'ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri) è obbligatoria per tutti i dentisti.

Contributi ENPAM: Come Funzionano?

L'ENPAM è l'ente previdenziale di riferimento per i medici e gli odontoiatri. L'iscrizione all'ENPAM comporta il versamento di contributi obbligatori, che servono a finanziare le prestazioni previdenziali (pensione) e assistenziali (indennità di malattia, maternità, ecc.).

Esistono diverse tipologie di contributi ENPAM, tra cui:

  • Quota A: È un contributo fisso, dovuto da tutti gli iscritti all'Albo degli Odontoiatri. L'importo varia in base all'età e agli anni di iscrizione all'Albo. Ad esempio, nel 2024, la quota A per gli iscritti oltre i 40 anni ammessi a contribuzione ridotta (solo per chi ha presentato la scelta prima del 31 dicembre 1989) è di circa 1.023,24 euro all'anno.
  • Quota B: È un contributo variabile, calcolato in percentuale sul reddito professionale prodotto. L'aliquota varia in base al reddito e alla tipologia di attività svolta.

I contributi ENPAM possono essere pagati in un'unica soluzione o a rate, tramite domiciliazione bancaria.

Calcolo delle Tasse per i Dentisti in Regime Forfettario: Esempi Pratici

Per comprendere meglio come funziona il calcolo delle tasse per i dentisti in regime forfettario, vediamo alcuni esempi pratici:

Esempio 1: Vittoria, dentista con regime forfettario da 6 anni

  • Reddito lordo: 43.000 €
  • Coefficiente di redditività (per attività odontoiatriche): 78% (valore ipotetico, da verificare in base alla normativa vigente)
  • Reddito imponibile: 43.000 € x 78% = 33.540 €
  • Imposta sostitutiva (15%): 33.540 € x 15% = 5.031 €

Esempio 2: Tommaso, dentista neo-iscritto al regime forfettario

  • Volume dei ricavi presunto: 75.000 €
  • Coefficiente di redditività (per attività odontoiatriche): 78% (valore ipotetico, da verificare in base alla normativa vigente)
  • Reddito imponibile: 75.000 € x 78% = 58.500 €
  • Imposta sostitutiva (5% per i primi 5 anni, se in possesso dei requisiti): 58.500 € x 5% = 2.925 €

Questi sono solo esempi semplificati. È fondamentale consultare un commercialista per una consulenza personalizzata e per verificare i coefficienti di redditività e le aliquote applicabili al proprio caso specifico.

Trasformazione dello Studio Individuale in Società: Pro e Contro

Negli ultimi anni, molti dentisti hanno valutato la trasformazione del proprio studio individuale in società. Questa scelta può comportare diversi vantaggi, tra cui:

  • Maggiore Capacità di Investimento: La forma societaria può facilitare l'accesso a finanziamenti e investimenti, consentendo di ampliare lo studio e di acquisire nuove tecnologie.
  • Responsabilità Limitata: In caso di problemi economici o legali, la responsabilità dei soci è limitata al capitale sociale, proteggendo il patrimonio personale.
  • Agevolazioni Fiscali: In alcuni casi, la forma societaria può consentire di accedere a specifiche agevolazioni fiscali.

Tuttavia, la trasformazione in società comporta anche alcuni svantaggi, tra cui:

  • Maggiori Adempimenti Burocratici: La gestione di una società richiede una maggiore complessità amministrativa e contabile rispetto alla gestione di uno studio individuale.
  • Costi Più Elevati: La costituzione e la gestione di una società comportano costi più elevati rispetto all'esercizio della professione in forma individuale.

La decisione di trasformare lo studio in società deve essere valutata attentamente, tenendo conto delle proprie esigenze e obiettivi.

Le Novità ATECO 2025 e le Implicazioni per gli Odontoiatri

A partire dal 1° aprile 2025, è entrata in vigore la nuova classificazione ATECO 2025, che ha introdotto alcune modifiche ai codici delle attività economiche.

Come già accennato, il codice ATECO per gli studi odontoiatrici (86.23.00) non ha subito modifiche. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle modifiche apportate ad altri codici del settore sanitario, in quanto potrebbero avere implicazioni indirette per la professione odontoiatrica.

Ad esempio, sono state introdotte nuove categorie per le "altre attività per la salute umana non classificate altrove", che potrebbero includere figure professionali operanti in ambito odontoiatrico.

L'Associazione Italiana Odontoiatri (AIO) ha espresso preoccupazione riguardo a queste nuove categorie, sottolineando la necessità di chiarire i confini delle competenze e di evitare sovrapposizioni con la professione odontoiatrica.

Soluzione Collaboratori: La Contrattualizzazione dei Rapporti tra Studio e Collaboratore

Un tema sempre più rilevante nel settore odontoiatrico è la gestione dei rapporti di collaborazione tra lo studio dentistico e i professionisti con Partita IVA.

Per regolamentare questi rapporti, è fondamentale definire contratti chiari e precisi, che disciplinino gli aspetti economici, le responsabilità e le modalità di collaborazione.

La "Soluzione Collaboratori" consiste proprio in questo: offrire un servizio di consulenza legale e fiscale per la contrattualizzazione dei rapporti tra studio dentistico e collaboratore, garantendo la tutela di entrambe le parti.

Aggiornamenti e Risorse Utili

Per rimanere aggiornati sulle ultime novità normative, fiscali e previdenziali del settore odontoiatrico, è consigliabile consultare le seguenti risorse:

  • Siti web istituzionali: Agenzia delle Entrate, ENPAM, ISTAT
  • Associazioni di categoria: AIO (Associazione Italiana Odontoiatri), ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani)
  • Riviste specializzate: Odontoiatria33, Dental Tribune Italian Edition
  • Consulenti fiscali e legali specializzati nel settore odontoiatrico

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