La detrazione delle spese per l'apparecchio dentale nel modello 730 rappresenta un'opportunità significativa per i contribuenti italiani di recuperare una parte dei costi sostenuti per le cure odontoiatriche. Data l'importanza di tali spese per la salute e il benessere, è fondamentale comprendere appieno le regole e le procedure per beneficiare di questa agevolazione fiscale. Questo articolo offre una panoramica dettagliata e completa sull'argomento, fornendo tutte le informazioni necessarie per navigare con successo nel processo di detrazione.
Le detrazioni fiscali sono uno strumento chiave nel sistema tributario italiano, consentendo ai contribuenti di ridurre l'importo dell'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) dovuta. Questo avviene attraverso la sottrazione di una percentuale delle spese sostenute durante l'anno. Tra le varie categorie di spese detraibili, quelle mediche rivestono un ruolo di primaria importanza, includendo anche i trattamenti odontoiatrici.
Le spese dentistiche, come tutte le spese mediche, consentono una detrazione del 19% sull'importo che eccede una franchigia di 129,11 euro. Ciò significa che solo la parte di spesa che supera questa soglia può essere portata in detrazione.
Non tutte le spese dentistiche sono automaticamente detraibili. Per poter beneficiare della detrazione, è fondamentale:
Le spese dentistiche vanno inserite nella sezione E1 - Spese mediche e sanitarie del modello 730. Se si presenta la dichiarazione tramite il 730 precompilato, sarà possibile trovare già alcune spese inserite automaticamente dall’Agenzia delle Entrate, grazie alla trasmissione dei dati da parte degli studi medici e dei dentisti.
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Se hai sostenuto spese dentistiche per familiari a carico, come ad esempio figli o coniuge, puoi includerle nella tua dichiarazione dei redditi e beneficiare della stessa detrazione del 19%.
L'Agenzia delle Entrate specifica che rientrano tra le spese mediche detraibili quelle sostenute per:
Per comprendere meglio come funziona la detrazione, consideriamo un esempio pratico:
In questo caso, il contribuente potrà detrarre 165,46 euro dall'IRPEF dovuta.
La normativa finanziaria stabilisce che, a partire dal 1° gennaio 2020, non è più consentito effettuare pagamenti in contanti per ottenere la detrazione delle spese mediche, incluse quelle dentistiche. È necessario utilizzare metodi di pagamento tracciabili come:
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Per poter beneficiare della detrazione, è necessario conservare:
Quando si effettua un bonifico per il pagamento di spese dentistiche, è importante indicare nella causale gli estremi della fattura o della ricevuta del professionista, quindi numero e data della fattura o della ricevuta.
Se le spese dentistiche sono rimborsate o pagate dal datore di lavoro nell'ambito dei fringe benefit o del welfare aziendale, il contribuente non avrà diritto alla detrazione del 19% sulla spesa sostenuta, perché non è rimasta a suo carico. Tuttavia, se il rimborso è inferiore alla spesa sostenuta, la detrazione è calcolata solo sulla parte non rimborsata.
Le spese per l'igienista dentale sono detraibili come spese sanitarie, anche se l'igienista dentale non è un medico. Questo perché l'igienista dentale rientra tra le figure professionali elencate nel decreto del Ministero della sanità 29 marzo 2001, che sono considerate figure professionali che possono rendere prestazioni mediche specialistiche detraibili.
Ai fini della detrazione, il contribuente deve essere in possesso di un documento di certificazione del corrispettivo rilasciato dal professionista sanitario dal quale risulti la figura professionale che ha reso la prestazione e la descrizione della prestazione sanitaria resa.
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Sono detraibili come spese sanitarie, nella misura del 19% della spesa sostenuta, anche le spese sostenute per l’acquisto o l’affitto di dispositivi medici. Rientrano in questa categoria gli apparecchi di protesi dentaria, indipendentemente dal materiale impiegato, e i prodotti per dentiere (ad es. creme adesive, compresse disinfettanti, ecc.).
Nel caso di acquisto o affitto di dispositivi medici/protesi sanitarie, è necessaria la seguente documentazione:
Nel caso in cui la fattura emessa dal medico odontoiatra riporti la dizione "ciclo di cure medico odontoiatriche specialistiche", l'Agenzia delle Entrate ritiene che tale indicazione sia sufficiente per il riconoscimento della detrazione, a condizione che dalla descrizione nella fattura della prestazione resa si evinca in modo univoco la natura “sanitaria” della prestazione stessa, così da escludere quelle meramente estetiche o, comunque, di carattere non sanitario. Qualora la descrizione della prestazione non soddisfi tale requisito, il contribuente dovrà necessariamente rivolgersi al professionista che ha emesso la fattura chiedendo l’integrazione della stessa.
Per usufruire della detrazione per le spese dentistiche, è fondamentale conservare e presentare la seguente documentazione:
Durante la compilazione del modello 730, è importante evitare alcuni errori comuni che potrebbero compromettere la detrazione delle spese dentistiche:
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